Pur essendo concettualmente un solo prodotto, Windows 10 è passato attraverso diverse evoluzioni del runtime dalla Universal Platform, che negli anni ha subito diverse evoluzioni.
Nell'ultima versione di Windows (16299) è stata introdotta una funzionalità chiamata Conditional XAML, ovvero la possibilità di cambiare lo XAML in base alla presenza o meno di una determinata API.
Per sfruttare questa caratteristica per prima cosa dobbiamo dichiarare un Conditional Namespace che abbia la seguente forma:
xmlns:customNamespace="schema?metodo(parametro)"
La parte alla destra del ? rappresenta il namespace da aggiungere quando l'espressione del metodo è valutata true o false.
xmlns:myNamespace="http://schemas.microsoft.com/winfx/2006/xaml/presentation?IsApiContractPresent(Windows.Foundation.UniversalApiContract,5)"
in questo caso, il namespace sarà aggiunto solo se in presenza dell'ultima versione di Windows (API Contract 5). A questo punto possiamo condizionalmente aggiungere controlli che sono presenti solo su determintate versioni di Windows.
<myNamespace:ColorPicker colorPicker"Grid.Column="1"VerticalAlignment="Center"/>
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Utilizzare il nuovo modello GPT-4o con Azure OpenAI
Utilizzare Azure AI Studio per testare i modelli AI
Implementare l'infinite scroll con QuickGrid in Blazor Server
Creazione di componenti personalizzati in React.js con Tailwind CSS
Gestire domini wildcard in Azure Container Apps
Utilizzare la funzione EF.Parameter per forzare la parametrizzazione di una costante con Entity Framework
Utilizzare gRPC su App Service di Azure
Cambiare la chiave di partizionamento di Azure Cosmos DB
Utilizzare Tailwind CSS all'interno di React: primi componenti
Creare una custom property in GitHub
Usare lo spread operator con i collection initializer in C#
Eseguire query manipolando le liste contenute in un oggetto mappato verso una colonna JSON